
Surf: terminali di base
Per chi è alle prime armi con la tecnica del surf, l’uso corretto della terminalistica è essenziale.
La capacità di decidere quali terminali usare in specifiche condizioni e perché, oltre a saper realizzare una costruzione corretta è il primo passo per padroneggiare la tecnica.
Quindi inizieremo in questo primo articolo ad esaminare due montature di base, di uso comune.
Gli snodi
E bene garantire la massima mobilità dei braccioli applicati al trave e pertanto è consigliabile o la consueta soluzione nodo-perlina-girella-perlina- nodo o meglio ancora, avvalersi di sfere a 4 fori, fermati da perline incollate La soluzione incollata snellisce la costruzione e non indebolisce il trave con la presenza di nodi.
Soluzione a più ami
La paratura a bandiera, a tre ami, è finalizzata generalmente ad una pesca di ricerca, per capire le specie di pesce presenti.
Infatti possiamo usare non solo esche diverse contemporaneamente e individuare quelle più gradite ai pinnuti presenti in zona al momento, ma anche flotterare uno degli ami per variare anche la presentazione.
Valida per insidiare i pesci di fondo.
Nella sua versione a due ami è una dei classici del surf detti “PaterNoster”
In condizioni di mare mosso è preferibile limitare la lunghezza dei braccioli fino anche a 40 cm, mentre se è calmo possiamo “allungarci” fino a 70 / 90 cm.
Il fissaggio dei braccioli oltre che a nodi o colla può essere affidato, in questa soluzione a degli stopper in gomma.
Soluzione che consente lo spostamento o il riposizionamento dei braccioli “in corsa”.
Un lungo braccio…

L’armatura “lunga”, altro must del surf è il “ long arm “ ed è generalmente dedicata alla preda diffidente e di taglia.
Si tratta di un lungo bracciolo con un solo amo, applicato sul finale a poca distanza dal piombo.
La sua lunghezza, che può andare da un metro, fino anche al triplo, se siamo in grado di gestirlo, induce un movimento più naturale all’esca che, non risultando trattenuta, può incuriosire il pesce, favorendone l’abboccata.
Consigliato per mare con poco “movimento” è molto versatile e si adatta a prede di fondo e a prede di galla, ma, nella versione più corta, anche a insidiare con un‘esca viva un predatore.
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