Traina di Superficie emozioni di fine stagione

apertura traina superficie
apertura traina superficie

Traina di Superficie emozioni di fine stagione

Traina di Superficie emozioni di fine stagione .

Bella preda catturata con traina di superficie

E’ con la fine dell’estate e l’appropinquarsi dell’autunno che le zone costiere si popolano di predatori costieri molto interessanti da insidiare in traina light di superficie.

Stiamo parlando di pelagici di piccole e medie dimensioni come gli alletterati, le lampughe le lecce stella e le aguglie. Pesci divertenti, a volte non sempre semplici ma di ottimo valore gastronomico e che possono allietare gustose cenette.

Le prede .
Come dicevamo in precedenza l’oggetto delle nostre fatiche saranno i tonnetti alletterati, i piccoli boniti , le lampughe, le aguglie, le lecce stella che accosteranno in prossimità di fondali più bassi. Prima di entrare nel merito della tecnica è bene raccomandare il rispetto delle taglie minime di legge, oltre a quelle imposte dall’etica e dalla sostenibilità del prelievo. In questo periodo, soprattutto quando i pesci sono appena arrivati la loro frenesia alimentare è tale da consentire strike multipli. Anche in questo caso è importante moderare il prelievo a quel che si mangia. E’ inutile e dannoso fare incetta di piccoli pesci che hanno una scarsa rilevanza alimentare. Altra raccomandazione è quella di evitare il prelievo dei piccoli esemplari di tonno rosso, perchè, oltre ad essere vietato e punibile con multe ingenti, è davvero inutile uccidere un animale baby che può crescere fino a qualche quintale.

PEscato con traina di superficie

Gli attrezzi .
E’ una pesca che può essere svolta con attrezzature semplici ed alla portata di tutti. Possono andar bene canne da spinning e canne leggere da traina armate con muli rotanti. L’importante è che la lenza sia in nylon, non inferiore allo 0,30, tale da rendere sufficientemente elastico il complesso pescante, e a perdonarci errori di taratura delle frizioni e recuperi troppo bruschi. Alla lenza in bobina applicheremo un piccolo moschettone, ideali quelli da spinning, al quale applicheremo le esche artificiali.

Filose pronte alla pesca
La filosa, che precede l’artificiale, simulando il branchetto, scatena l’attività predatoria

Le esche.
Gli artificiali che potremo usare saranno veramente tanti, dai piccoli minnow da 5 cm , alle piume, alle piccole filose. Senza trascurare i cucchiaini che, sebbene poco usati ultimamente sono sempre esche straordinarie. Anche sulle piume c’è da aprire un capitolo a parte, rappresentando le esche di superficie per antonomasia. Non possiamo trascurare poi delle esche più particolari come i jet e gli stilljet che rappresentano un ulteriore opportunità. Ma non possiamo tralasciare neanche le esche di nuova generazione come le unghiette e quelle siliconiche montate a copertura di ami a gambo lungo.

Preparazione della Filosa
Le filose possono essere realizzate anche con piccoli siliconici per insidiare prede su piccoli pesci foraggio

I colori
Non esiste il colore ideale. Esistono dei colori maggiormente usati che sono imitativi delle livree e colori di fantasia che, come la mitica colorazione rosso/bianco è sempre molto catturante. Per essere incisivi e catturanti è bene mettere in pesca esche con dimensioni e colorazioni il più simili possibile al foraggio presente in zona che i predatori insidieranno.

Azione di pesca con traina di superficie

VELOCITA’ La velocità consigliata sarà dai 3, 5 nodi ai 4,5/5 a seconda della tenuta delle esche alla velocità. Oltre alla velocità influenzerà le catture la distanza da poppa.Per i tunnidi a volte è utile far lavorare le esche, soprattutto piume, jet e squid nella scia del motore ad una ventina di metri dalla barca; ma è anche opportuno mettere in pesca esche intorno ai 40 metri. I piccoli minnow possono aumentare il loro potere catturante affondandoli uno o due metri sotto la superficie con l’ausilio di piombi a sgancio rapido

 

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